Ghiandola di Bartolino

Cosa è la Cisti della Ghiandola del Bartolini?

Le ghiandole di Bartolini sono un paio di ghiandole di dimensioni di un pisello che si trovano appena dietro e ai lati delle grandi labbra. Le ghiandole non sono solitamente visibili perché sono raramente più larghe di 1 cm.

Le ghiandole del Bartolini secernono fluido che, attraverso piccoli condotti, giungono in vagina. La loro azione è quella di lubrificare l’ambiente vaginale durante i rapporti sessuali.
Quando questi condotti si ostruiscono il
liquido si accumula all’interno della ghiandola fino a formare una cisti.

Chi è interessato?
Coloro che sono maggiormente interessate a questo problema sono donne sessualmente attive tra i 20 e i 30 anni.
Rare risultano invece nei bambini e dopo la menopausa.

Il motivo per il quale si determina l’istruzione dei condotti non si sa, ma in alcuni casi la causa scatenante è da associare ad infezioni batteriche sessualmente trasmissibili (STI) come la gonorrea o la clamidia o altre infezioni batteriche come da Escherichia coli (E. coli).

La sensazione avvertita da gran parte delle donne è legata alla comparsa di un grosso nodulo a livello vulvare che può causare problemi sia per quel che riguarda la deambulazione, sia per l’insorgere di dolore.
Nella pratica quotidiana problemi, quindi, possono manifestarsi nel camminare, nello star seduti o nei rapporti sessuali.

All’ispezione della vulva ciò che risulta evidente è l’asimmetria che si determina tra i due emilati dove un lato può sembrare gonfio o più grande del solito.
La cisti nel suo interno può presentare materiale biancastro riferibile a pus.
La superficie esterna della cisti diventa invece rossa, gonfia, tesa e calda.
Può comparire anche un rialzo della temperatura corporea che può raggiungere o superare i 38 ° C.

Come vengono trattate le cisti di Bartolini?
In assenza di sintomi evidenti la cisti non viene trattata ma si aspetta semplicemente la sua evoluzione.

Se, invece, subentra il dolore, il trattamento può esser medico o chirurgico.
Il trattamento medico consiste nel prendere per bocca un antidolorifico, un antibiotico ed un protettore gastrico, mentre localmente si effettuano degli impacchi di acido borico per favorire la risoluzione oppure immergere la cisti in acqua calda diverse volte al giorno per 3 o 4 giorni.

Il trattamento chirurgico consiste invece nella sezione della cisti, svuotarla del suo materiale e lasciarla aperta (marsupializzazione) in modo che il tessuto sano si ricomponga dal basso.

A volte la cisti di Bartolini può tornare dopo il trattamento.

Prevenire lo sviluppo di una cisti della ghiandola del Bartolini non è semplice in quanto non se ne conosce la causa ma, sapendo che può esser collegata ad infezioni sessualmente trasmissibili, l’utilizzo del preservativo può aiutare a ridurne lo sviluppo.