Ecografia del terzo trimestre di gravidanza
Nel corso della gravidanza, dopo aver fatto una prima ecografia a 11-13 settimane, spesso associata al calcolo del rischio per Sindrome di Down, ed una seconda importantissima ecografia definita “morfologica o morfostrutturale” a 20-22 settimane, prima della fine della gravidanza si effettua una terza ecografia detta ecografia del III trimestre o ecografia dell’accrescimento.
Si effettua fra la 28° e la 32° settimana di gestazione ed ha il compito di rivalutare alcuni distretti fetali, capire come e quanto funziona la placenta e, quindi, capire quanto stia crescendo il feto in termini di peso.
Nel poggiare la sonda ecografica sul pancione si valuta per prima cosa la presentazione del feto: cefalica (con testa in giù), podalica (con testa in su) o trasversa (con testa a destra e culetto a sinistra o viceversa).
Si tratta semplicemente di un dato da registrare nel referto ma certamente non definitivo in quanto il feto ha ancora la possibilità di muoversi e cambiare posizione. Da questo dato si passa quindi allo studio del feto, in quanto il vostro futuro bambino continua a svilupparsi nel corso delle settimane e quindi va fatto un accurato riesame degli organi principali, in particolare delle strutture cerebrali, del cuore, dei reni e visualizzare correttamente stomaco e vescica. Particolare importanza rivestirà anche la misurazione della circonferenza cranica, diametro della testa, circonferenza addominale e lunghezza del femore che permetteranno di ottenere una prima stima del peso fetale. in tal senso si potrà capire se tale stima risulta coerente con le settimane di gestazione oppure si tratta di un peso al di sotto o al di sopra del range di normalità.
Infine si controllerà la placenta per capire se ha un aspetto “sano”, segno che il frigorifero è ancora pieno, oppure nel suo contesto si visualizzano aree di discontinuità che fanno pensare ad una placenta che non ha ancora molto da offrire.
Dopo, poi, una visualizzazione di massima del liquido amniotico, si potrà procedere, qualora si abbia un apparecchio ecografico di buon livello, ad effettuare un esame 4D per ottenere un bel volto fetale.
L’esame 4D dipende molto dalla posizione del feto e dal quantitativo di liquido amniotico che si interpone tra il viso fetale e la placenta.
Il più delle volte è questa foto l’atto conclusivo dell’esame ecografico. Il prossimo passo infatti sarà il vederlo dal vivo..un emozione unica dopo tanta attesa!