Come dico sempre alle mie pazienti che sono in dolce attesa, il monitoraggio dei movimenti del feto, percepibili più o meno dalla 20ma settimana di gravidanza, e’ di fondamentale importanza, anche se tutto questo non deve diventare fonte di ansia e di conteggi ossessivi.
Ogni bambino ha le sue abitudini e il suo modo di muoversi.
Il feto che si muove con regolarità ci comunica che è vitale e che sta bene: per questo è molto importante che le future mamme prestino attenzione alle variazioni del movimento del loro bambino, comunicando tempestivamente ai propri medici di riferimento o in ospedale – se hanno percezione di cambiamenti rispetto al solito, di frequenza o intensità oppure se notano un arresto improvviso e significativo di tali movimenti. Ciò che dico sempre e’ “il grande fratello lo fate voi ogni giorno perché ciò che succede in uno studio medico durante il controllo e’ solo un momento”.
Va però detto che ogni bambino ha un suo modo di muoversi e possiede abitudini proprie e caratteristiche, che si possono imparare a riconoscere: è importante quindi coglierne più che altro le variazioni, mentre non c’è un numero preciso di movimenti da poter definire “normale” per tutti e da dover conteggiare. La regola secondo cui si debbano infatti contare dieci
movimenti nell’arco della giornata è puramente teorico. Ciò che va notato è infatti un cambio di abitudini, cioè il non sentirlo liddove, in condizioni normali, ciò avviene.
I movimenti del feto diventano percepibili alla madre man mano che lo spazio intorno – nell’utero – si restringe a causa della sua crescita, variano anche a seconda delle età di gestazione e possono essere recepiti come calci, rotolamenti e capriole, sussulti quando ha il singhiozzo, leggeri sfarfallii e fruscii; sono molto più frequenti solitamente al pomeriggio e alla sera ma anche questo è un parametro che può variare da feto a feto. Durante la notte i bambini generalmente sono più quieti e di norma presentano periodi di riposo e di sonno a intervalli (durante i quali ovviamente non sentirete muovere), che durano circa 20-40 minuti e raramente superano i 90. Le mamme che hanno già avuto figli si è visto che tendono a riconoscere i movimenti più presto.
Con l’avvicinarsi della 32ma settimana di gravidanza il numero e l’intensità delle attività fetali tendono ad aumentare, per poi stabilizzarsi fino al momento del parto.
È comunque importante percepire movimenti fino al momento del travaglio.
E se ciò non avviene?
Innanzitutto mangiare un po’ di cioccolata o comunque qualcosa di dolce, può esser di aiuto in quanto il dolce stimola il bambino a muoversi. Se questo tentativo andasse a vuoto sempre meglio far un controllo in ospedale o presso la struttura di riferimento.
Accorgersi dei movimenti fetali
La posizione della placenta o il fatto di essere in movimento e indaffarate o particolarmente stressate possono ostacolare la percezione dei movimenti del bambino in determinati momenti, soprattutto prima della ventesima settimana. Lo stato di calma e di rilassamento della madre invece facilita il monitoraggio dei movimenti fetali.
È prudente ritornare a fare controlli ospedalieri ogni volta che si rilevano variazioni significative dei movimenti fetali, anche se dovessero ripresentarsi subito, il giorno seguente a un controllo.
Ricordatevi sempre che solo una
Mamma può sapere cosa sta accadendo al proprio bambino e se l’istinto porta alla
Necessità di un controllo,
Mai esitare!